Donate
News

BIOENERGETICA E QI GONG considerazioni di Antonello Casarella Maestro di Kung Fu e Gabriele Filippini

BIOENERGETICA E QI GONG considerazioni di Antonello Casarella Maestro di Kung Fu e Gabriele Filippini

(nelle foto Alexander Lowen a Roma, 1993)

Se le tradizioni orientali hanno sempre considerato l’uomo quale sistema energetico nel suo insieme, in Occidente l’attenzione al rapporto tra soma, psiche ed energia si recupera, soprattutto, grazie agli studi di Wilhelm Reich, prima, e Alexander Lowen, che hanno portato alla creazione dell’AnalisLowen fa esercizio bio per sitoi Bioenergetica.

L’Analisi Bioenergetica è una tecnica terapeutica sviluppata da Alexander Lowen sulla base dell’approccio di Wilhelm Reich, allievo di Freud. Una delle definizioni care a Lowen è: “la via per vivere in modo vibrante”. Un corpo sano presenta uno stato di vibrazione costante che è prodotto dal libero fluire dell’energia al suo interno. Questo è lo stato migliore ma, nella realtà, l’energia non fluisce liberamente perché l’individuo, già dalle prime fasi di crescita, attua dei blocchi muscolari come adattamento a stimoli ambientali. L’insieme dei blocchi, tensioni, inibizioni, danno luogo alla cosiddetta armatura caratteriale.

L’armatura caratteriale o struttura caratteriale è l’organizzazione difensiva che il bambino sviluppa nel processo di adattamento all’ambiente circostante, l’insieme cioè di strategie che gli permettono di sopravvivere emotivamente e fisicamente. Egli tende a rimuovere quelle emozioni che sente non permesse dall’ambiente, e lo fa attraverso contrazioni e blocchi della muscolatura, che servono proprio ad imprigionare l’emozione collegata (c’è sempre un rapporto stretto tra blocco fisico ed emozione associata). Queste contrazioni diventano presto croniche ed inconsce e vanno a costituire le tensioni di tratto che, per essere risolte, vanno affrontate attraverso un lavoro analitico.

Nella terapia Bioenergetica si aiuta il soggetto ad entrare in contatto con se stesso attraverso il proprio corpo, a percepire “in che modo inibisca e blocchi il fluire dell’eccitazione nel corpo; come abbia limitato la respirazione, i movimenti, l’auto-espressione; in altre parole come abbia diminuito la propria vitalità. La parte analitica della terapia aiuta il soggetto a capire il perché di questi blocchi e inibizioni, ….., mettendoli in relazione alle esperienze infantili”.

Qui l’analisi del carattere ereditata dagli studi di Freud, e l’individuazione delle armature caratteriali da parte di Reich, sono fondamentali nel dare all’Analisi Bioenergetica consistenza teorico-pratica. Il modo in cui usiamo la nostra energia, come ci muoviamo, come tratteniamo o blocchiamo la nostra energia dipende dalle esperienze vissute nelle prime fasi della nostra crescita.

Il lavoro della Bioenergetica permette al soggetto di sviluppare consapevolezza dei propri blocchi fisici, sciogliere quei blocchi attraverso esercizi spesso semplici, e insieme ad essi arrivare a far fluire le emozioni imprigionate sotto quei blocchi fisici.

Al di là delle differenze marcate sul piano teorico, dove il Qi Gong si basa sulla dottrina della Medicina Tradizionale Cinese mentre la Bioenergetica rientra nell’ambito della psicoterapia e si rifà all’analisi del carattere avviata da Freud, le due tecniche presentano similitudini a volte impressionanti:

  1. Grounding e Zhanzhuanggrounding ok
    Il grounding è un esercizio fondamentale nell’intero processo terapeutico bioenergetico. Si tratta sostanzialmente di una posizione da tenere in piedi, con le gambe flesse, che stimola il soggetto a lasciar andare l’energia verso il basso, per entrare in contatto con la terra. L’analogia con la posizione rumenzhuang del Qi Gong è sorprendente.
  1. Respirazione
    Altro elemento centrale in Bioenergetica è il lavoro sulla respirazione. Tuttavia qui l’accento è posto sul recupero di una respirazione prossima a quella dei bambini piccoli, spontanea, libera da tensioni, e inconscia, mentre nell’adulto è spesso turbata da tensioni che per lo più hanno origine in conflitti emotivi.
    In modo analogo, il Qi Gong spontaneo e la Bioenergetica incoraggiano il soggetto a lasciar andare la respirazione per permettere che riemergano schemi respiratori dimenticati o inibiti.
  1. tensione-carica-scarica-rilassamento.
    Gli esercizi di Bioenergetica hanno uno schema fisso in quattro tempi: si mette il corpo o una sua parte in uno stato di tensione; questa tensione, tenuta per un tempo sufficiente, carica determinate aree di energia e stimola il corpo a reagire liberando lo stress accumulato in quella zona. Lo stress si scarica sotto forma di vibrazioni o movimenti espressivi, ai quali segue uno stato di rilassamento benefico. Questo schema è sovrapponibile a quello di molte scuole di Qi Gong spontaneo.

Ricordiamo che anche la pratica del Tai Chi Chuan può essere arricchita dal movimento spontaneo, soprattutto nelle prime fasi quando è importante sciogliere le tensioni muscolari profonde accumulate negli anni. Il Maestro Shen Hongxun utilizza costantemente questo tipo di lavoro interno ed anche nell’insegnamento del Maestro Wang Wei Guo integra alcuni elementi provenienti dallo Zhi fa Gong.
Concludendo possiamo affermare che la capacità spontanea, e quindi inconscia, del corpo di ritrovare lo stato di equilibrio è un elemento di integrazione tra tradizione orientale ed occidentale ed affianca in modo molto opportuno tutte le pratiche che si focalizzano sullo sviluppo della concentrazione e dell’intenzione.
Nodo kung fu per sito

Bibliografia:
Lam Kam Chuen: “La Via del Qi Gong”, Ed. Red, 1996 Como
Alexander Lowen: “Il Linguaggio del Corpo”, Ed. Feltrinelli, 1988 Milano
Alexander Lowen: “Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica”, Ed. Astrolabio, 1979 Roma
Shen Hongxun: “Taijiwuxigong”, Buqi Institut, Ghent 1996

Link a:  Antonello Casarella, scuola di Kung Fu