RICETTA PER UNA TORTA VEGANA SENZA GLUTINE UN PO’ PARTICOLARE: LA “TORTA ESTRATTOSA”
Perché buttare nell’umido quel che esce come “scarto” dall’estrattore di succo?
Sorseggiando il mio succo appena estratto ho pensato che se avessi mangiato direttamente quella frutta e quella verdura, avrei mangiato tutto, anche le fibre che l’estrattore aveva espulso.
Il succo era abbastanza dolce così mi è venuto in mente di riutilizzare la parte “espulsa” per fare una torta.
Pur non essendo molto esperto di torte ho voluto correre il rischio.
Come sempre gli ingredienti sono tutti biologici: farina fioretto di Mais, farina di Amaranto, succo di mela, bevanda alla Curcuma Turmeric, scarto dell’estratto di frutta e verdura frullato e cotto.
Ho provato con questo estratto per due bicchieri abbastanza grandi:
un arancio grosso
un kiwi
due carote
un quarto di sedano rapa
mezzo finocchio
un pezzetto piccolo di zenzero.
Ho riutilizzato lo “scarto” in questo modo:
– ho frullato col mixer lo “scarto” aggiunto di un po’ d’acqua
– ho cotto per mezz’ora questa specie di marmellata
– nel frattempo ho acceso il forno su 180° per prepararlo caldo
– inoltre in una terrina ho preparato un impasto per una torta da 4 porzioni con:
8 cucchiai di farina fioretto di mais
2 cucchiai di farina di amaranto
il succo di mela nella quantità che serve per impastare morbide le farine
un terzo del contenitore di “Golden Drink”, bevanda di Curcuma Turmeric (latte di riso con curcuma e pepe nero) per
dare un sapore “speciale”
– alla fine ho aggiunto la “marmellata” di “scarto” dell’estratto ancora calda, ho amalgamato il tutto e l’ho versato sulla carta da forno in una teglia da dolci.
Ho selezionato il forno ventilato su “torte” e ho fatto andare la torta a 180° per 45 minuti, poi l’ho tirata fuori e girata, per cuocere meglio la parte sotto.
L’ho rimessa in forno a 140° per altri 30 minuti.
Finita la cottura l’ho lasciata raffreddare dentro al forno senza aprirlo.
L’unico problema di questa torta è che la pasta con dentro la “marmellata” tende a rimanere un po’ umida per cui occorre cuocerla abbastanza a lungo.
Volendola più dolce alla fine si potrebbe aggiungerci sopra della marmellata o della crema di nocciole, ma a me sembra già dolce abbastanza così…
Quando è arrivata mia moglie per cena le ho fatto la sorpresa di presentarle la torta che le è piaciuta molto, quindi – dal momento che lei le sa fare bene – mi è proprio uscito qualcosa di buono riutilizzando lo “scarto” dell’estratto!
Come si vede non c’è un grammo di zucchero, non c’è lievito e non c’è glutine.
Non ho messo nemmeno l’olio di girasole, per evitare quel po’ di unto che mi dà lievemente fastidio in una torta.
Non ci sono componenti animali di alcun genere, è una torta vegana a tutti gli effetti.
E’ vero, ci vuole un po’ di tempo:
mezz’ora è necessaria per arrivare dall’estratto al mettere in forno la torta;
il resto del tempo è per la cottura e utilizzando il timer ho potuto dedicarmi tranquillamente al mio lavoro al computer.